CBD è un acronimo che sta per Cannabidiolo. Una sostanza presente nella pianta di cannabis priva l’effetto intossicante a differenza di altri cannabinoidi come il tetraidrocannabinolo (THC). Grazie a questa sua caratteristica, è legale e viene venduto in molti paesi europei e del mondo.
Il CBD estratto dalle piante di canapa è legale in molti paesi in quanto le ricerche hanno dimostrato gli svariati vantaggi derivanti dall’assunzione di questa sostanza. La concentrazione di THC e degli altri agenti psicotropi della cannabis è minima e non viene percepita dal corpo umano.
Alla mancanza, o quasi, di THC, si sostituisce una maggior concentrazione di cannabinoidi “buoni” che aiutano l’organismo a funzionare al meglio. Studi hanno dimostrato che il CBD presente nelle coltivazioni di canapa è in grado di curare molte malattie tra le quali l’ADD e l’ADHD.
ADD e ADHD cosa sono?
ADD e ADHD sono delle sindromi caratterizzate da distrazione, eccitazione, iperattività, difficoltà di concentrazione ed altri sintomi ancora. In particolare si parla di ADD, disturbo da deficit di attenzione, quando il paziente mostra particolare disattenzione, poca memoria, e viene distratto facilmente. ADHD, sindrome da deficit di attenzione ed iperattività, invece quando i sintomi principali sono iperattività, impulsività o sovreccitazione continua.
Ad oggi i medici usano il termine generale di ADHD per includere tutto lo spettro di questo tipi di disordine, suddividendoli poi in tre categorie: distrazione, iperattività e la combinazione dei due. L’ADD rientra nella categoria della distrazione, e chi ne soffre non mostra infatti alcun sintomo di iperattività o sovreccitazione.
Sia i bambini che gli adulti possono soffrire di ADD e ADHD. Le persone con ADD sono in genere calme, mentre quelle con ADHD sono eccessivamente attivi e distruttivi. Questi due disturbi sono causati da uno squilibrio strutturale e chimico nel cervello.
Perché il CBD è un’alternativa valida per trattare ADD/ADHD?
Sia l’ADD che l’ADHD sono caratterizzati da un livello basso di dopamina. La dopamina è un neurotrasmettitore che controlla le abilità cognitive del cervello come la memoria, il livello di attenzione e l’umore. Livelli bassi di questa sostanza sfociano in un disturbo da deficit di attenzione.
I cannabinoidi migliorano la trasmissione dei neurotrasmettitori chimici nel nostro cervello, la dopamina, il che aiuta a migliorare i processi cognitivi1. Grazie al CBD si può aumentare il livello di concentrazione di chi soffre di ADHD rendendo i recettori di adenosina più attivi, e riducendo così anche lo stress e l’ansia legati a questa condizione. Il cannabidiolo minimizza quindi le distrazione e l’iperattività.
Le proprietà antidepressive, anti-ansiolitiche e antidolorifiche del CBD, l’hanno reso la sostanza perfetta per trattare il disturbo da deficit di attenzione ed altri problemi neurologici.
Benefici del CBD
Medicinali come il Ritalin e l’ Adderall vengono comunemente usati per trattare ADD/ADHD. Tuttavia, queste medicine presentano svariati effetti collaterali anche gravi. Il CBD, al contrario, quando usato per trattare questi tipi di disturbo, non presenta effetti collaterali se non minimi. In confronto alle medicine tradizionale, il cannabidiolo appare più sicuro2.
Nonostante l’olio di CBD venga estratto dalla pianta di cannabis, non presenta alcun effetto stupefacente che tipicamente ci si aspetta dal consumo di marijuana. Durante il processo di estrazione infatti, il THC -sostanza responsabile dell’effetto psicotropo della cannabis- viene eliminato. I livelli di THC devono restare sotto la soglia legale dello 0,2%, tracce minime che ne impediscono gli effetti negativi.
I benefici del trattare ADD/ADHD con il cannabidiolo vanno oltre all’ alleviare i sintomi. Infatti il CBD contiene anche antiossidanti, antinfiammatori e proprietà anti-ansiolitiche.
Effetti collaterali
Il CBD viene in genere considerata una sostanza sicura; tuttavia, sono possibili alcuni effetti collaterali minori, tra i quali: nausea, diarrea, stanchezza, sonnolenza, alterazioni dell’appetito e secchezza delle fauci. Questi sintomi si verificano in rari casi e non sono paragonabili con le possibili conseguenze dell’assunzione di medicine convenzionalmente utilizzate per trattare ADD/ADHD.
Posologia
Ogni persona reagisce in maniera diversa al CBD. È difficile stabilire una posologia precisa valida universalmente sia per questo motivo, sia per il fatto che esistono prodotti diversi e con diverse concentrazioni di CBD. In genere, 25 mg di CBD al giorno risulta efficace per la maggior parte dei pazienti. Per chi presenta sintomi particolarmente forti, il dosaggio può essere aumentato gradualmente finchè non si vedono dei risultati. In ogni caso essendoci una reazione totalmente soggettiva a questa sostanza, è importante monitorare bene. Per maggiori dettagli sul dosaggio potete leggere il nostro articolo sulla posologia del CBD.
Storie di successo
Tara*, la mamma di una bambina diagnosticata con ADHD ha deciso di trattare questa condizione della figlia con il CBD. La bambina aveva grandi difficoltà di concentrazione, e problemi di memoria. Già dopo pochi giorni di trattamento ha iniziato a registrare grossi miglioramenti.
Ha iniziato a prestare molta più attenzione, la sua memoria è migliorata e il suo livello d’ansia e sceso. Ha iniziato a dormire meglio e con regolarità.
Un ragazzino di undici anni di nome Evin* soffriva di rabbia e frustrazione incontrollabile. A volte il livello di rabbia era tale da spingerlo a fare cose che lo avrebbero ferito. Dopo aver iniziato ad assumere olio di CBD per un paio di giorni, ha iniziato a sentirsi meno rabbioso e più rilassato. La sua vita sociale ne ha beneficiato ed ha iniziato ad essere in grado di partecipare in una conversazione senza sfociare in litigio.
Saltando l’assunzione di CBD, ha visto la ricomparsa dei sintomi. Il CBD ha aiutato Evin a gestire il suo disturbo dell’attenzione e gli ha dato la possibilità di condurre una vita normale, senza la costante presenza di ansia, stress e rabbia. Il suo umore ne ha risentito in maniera positiva, ed i suoi rapporti sociali si sono resi finalmente possibili.
Un bambino di nome Nova* soffriva a livello emotivo ed era in costante lotta con i genitori, i fratelli ed i compagni di scuola. Fu diagnosticato con ADD, ed iniziò subito ad assumere l’olio di CBD per trattare questa condizione.
Qualche giorno dopo i suoi sintomi iniziarono ad alleviarsi. Si sentiva rigenerato e molto più capace di concentrarsi e di completare un compito senza distrarsi. I genitori si trovano concordi nell’affermare che ciò è stato possibile grazie al cannabidiolo preso con costanza e dedizione su base giornaliera.
Ricerca sul CBD per ADD/ADHD?
Uno studio condotto sull’effetto che il CBD può avere sull’ADHD, ha dimostrato che il cannabidiolo diminuisce l’iperattività, stimola la concentrazione e aiuta a stabilire ritmi regolari di sonno-veglia. Lo studio fu condotto nel 2014 in Germania dal dottor Eva Milz assistito dal dottore Franjo Grotenhermen. 30 pazienti su 30, i quali non avevano avuto effetti positivi con la medicina tradizionale, hanno risposto in modo positivo all’utilizzo di cannabidiolo per trattare ADD/ADHD3.
Ancora in un altro studio del 2013, l’olio di CBD fu usato per l’auto-medicazione. Dopo qualche tempo i pazienti hanno iniziato ad assistere ad una diminuzione dell’iperattività e dell’impulsività caratteristiche del disordine da deficit di attenzione. I ricercatori hanno confermato l’efficacia del CBD per gestire questa condizione.
Altri studi condotti dal London’s Kings College hanno coinvolto pazienti selezionati in un test random sugli effetti del CBD su ADD/ADHD. I pazienti hanno riportato un miglioramento nelle abilità cognitive, con riduzione di iperattività ed una maggior capacità di concentrazione.
Riferimenti
- Häußermann, Klaus, and Ute Wagner. „Cannabidiol: the rising star among the cannabinoids?.“ Pharmakon 5.2 (2017): 123-128 [↩]
- Iffland, Kerstin, and Franjo Grotenhermen. „An update on safety and side effects of cannabidiol: a review of clinical data and relevant animal studies.“ Cannabis and cannabinoid research2.1 (2017): 139-154. [↩]
- Milz, Eva, and Franjo Grotenhermen. „Successful therapy of treatment resistant adult ADHD with cannabis: experience from a medical practice with 30 patients.“ Abstract book of the Cannabinoid Conference. 2015 [↩]