Panoramica Generale
In Arabia Saudita, il possesso, l’uso, la vendita e il trasporto di cannabis (CBD compreso) sono illegali sotto ogni forma. A differenza di molte nazioni che stanno rivedendo le proprie politiche sulla cannabis, inclusi i suoi derivati come il CBD, in Arabia Saudita la legge rimane una delle più severe al mondo.
Il CBD, o cannabidiolo, è un composto trovato nella cannabis che non ha effetti psicoattivi, noto per i suoi benefici terapeutici. Nonostante questo, non ci sono distinzioni legali tra CBD e cannabis contenente THC in Arabia Saudita.
Termini Chiave e Contesto Legislativo
- CBD (Cannabidiolo) – Un composto non psicoattivo della pianta di cannabis, usato a livello mondiale per trattamenti medici.
- THC (Tetraidrocannabinolo) – Il principale composto psicoattivo della cannabis, responsabile degli effetti inebrianti.
- Marijuana vs Canapa – La marijuana si riferisce generalmente alle varietà di cannabis con alte concentrazioni di THC, mentre la canapa ha una concentrazione di THC inferiore allo 0.3% e viene coltivata principalmente per fibre, semi e CBD.
In Arabia Saudita, non è prevista alcuna legge che regolamenti specificamente il CBD isolato da altri cannabinoidi.
Contesto Storico della Legislazione sulla Cannabis
La rigida postura dell’Arabia Saudita sulla cannabis non ha subito cambiamenti significativi negli ultimi decenni, mantenendosi costantemente severa verso tutti gli aspetti della cannabis, compreso il CBD.
Possesso, Uso, Coltivazione e Vendita
Ogni attività correlata alla cannabis, compreso il CBD, è illegale. Le leggi includono:
- Divieto totale di possesso e uso.
- Divieto totale di coltivazione di canapa o di qualsiasi varietà di cannabis.
- Importazione e vendita sono severamente proibite.
Conseguenze Legali e Penali
Le pene per la violazione delle leggi sulla cannabis possono essere estremamente severe, includendo lunghe pene detentive, multe pesanti e in alcuni casi, la pena capitale.
Analisi Comparativa
A confronto con altre regioni del mondo, l’approccio dell’Arabia Saudita alla regolamentazione della cannabis è uno dei più rigidi. Mentre paesi come il Canada, alcuni stati degli USA e l’Uruguay hanno legalizzato l’uso ricreativo e medico della cannabis, l’Arabia Saudita conserva una posizione intransigente senza distinzione tra uso medico e non medico.
Conclusione
Nonostante la crescente accettazione globale della cannabis, in particolare del CBD, per usi terapeutici e ricreativi, l’Arabia Saudita mantiene una politica di tolleranza zero. Le leggi vigenti non mostrano segni di cambiamento nel prossimo futuro rispetto alla legalizzazione o alla decriminalizzazione della cannabis o dei suoi derivati.