Cos’è l’emicrania?
L’emicrania è una patologia neurologica caratterizzata da un fortissimo mal di testa in genere monolaterale (da un lato solo) e pulsante. I sintomi associati possono includere nausea, vomito, fotofobia e fonofobia (aumento della sensibilità alla luce ed al suono). Si tratta di una patologia piuttosto diffusa: 1 donna su 5 ed 1 uomo su 15 ne sono affetti.
Le emicranie possono essere di tre tipi, con aura, senza aura e aura senza cefalea. L’aura è una sorta di avvertimento, ovvero un disturbo transitorio visivo, sensoriale, motorio o del linguaggio che precede di poco il verificarsi di un episodio di mal di testa. Le più diffuse tuttavia sono le emicranie senza aura. Il numero di volte in cui una persona sperimenta un attacco di emicrania è soggettivo, poiché alcune possono averlo più volte alla settimana, alcune solo una volta ogni tanto, e per altri, può accadere una volta in molti anni.
Perché il CBD è efficace nel trattare l’emicrania?
I trattamenti tradizionali contro l’emicrania sono antidolorifici, antiemetici (per fermare la nausea) e triptani (sostanze a base di triptamine, efficaci nel trattamento del singolo attacco doloroso, ma né preventivi né curativi). Stando agli studi, tuttavia, uno dei trattamenti più efficaci è rappresentato dal CBD. Il cannabidiolo è una sostanza estratta dalla pianta di cannabis e possiede naturalmente fortissime proprietà antidolorifiche.
Le emicranie partono in genere in una parte del cervello chiamata ipotalamo. L’emicrania può essere attivata dal nostro organismo in risposta a stress estremo. A prescindere dalla causa, la maggior parte delle persone che soffrono di emicrania hanno livelli piuttosto squilibrati del neurotrasmettitore serotonina.
Livelli bassi di serotonina possono causare una dilatazione dei vasi sanguigni con conseguente aumento degli episodi di emicrania. La cannabis è risultata efficace nell’aumentare i livelli di serotonina e diminuire quindi il rischio di un attacco. Maggiore concentrazione di serotonina significa quindi minore emicranie.
Inoltre, in altri studi, si è giunti alla conclusione che il CBD è un ottimo antidolorifico in grado di trattare il dolore cronico. In uno studio specifico condotto nel 2016 si è dimostrata la diminuzione della frequenza delle emicranie sui pazienti consumatori di cannabidiolo.
Il dr. Ethan Russo nella sua teoria Deficit clinico di endocannabinoidi, fornisce una spiegazione esaustiva del modo in cui il CBD funzioni nel combattere le emicranie. Questa teoria suggerisce che determinate malattie sono la causa di carenze nel sistema endocannabinoide; un sistema biologico che funziona in risposta ai cannabinoidi biologici chiamati endocannabinoidi e ai cannabinoidi assunti come quelli presenti nella marijuana. La carenza degli endocannabinoidi biologici nell’organismo può causare dolori cronici, tra cui emicranie. Secondo il neurologo Russo, il CBD regola e attiva i recettori del sistema endocannabinoide e allevia il dolore.
Benefici
Il National Cannabis Institute conferma che cannabis è stata usata come antidolorifico da diverse culture per migliaia di anni.
Uno dei metodi più rapidi per ottenere i benefici del cannabidiolo, è l’assunzione tramite vaporizzatore. Questo metodo viene consigliato soprattutto nel caso di un’emicrania molto forte poiché l’inalazione permette alla sostanza di raggiungere il flusso sanguigno in modo molto rapido. Tuttavia, se si tratta delle prime esperienze con il CBD, si suggerisce un’assunzione per via orale tramite gocce sublinguali, in modo da poter dosare al meglio la sostanza.
In molti credono che il CBD abbia effetti stupefacenti, ma ciò è privo di qualsiasi verità. I prodotti a base di CBD non contengono, o quasi, THC. Il THC è il cannabinoide della cannabis responsabile dell’effetto psicotropo, mentre il CBD non solo non è psicotropo, ma è programmato per combattere l’effetto del THC.
Ciò è stato dimostrato anche in uno studio in cui hanno partecipato 127 persone che hanno sofferto di cefalee croniche come l’emicrania o la cefalea a grappolo. Ai partecipanti è stata somministrata ogni giorno per un mese una combinazione di THC-CBD, come spiegato, il CBD agisce come antagonista rispetto all’effetto del THC e aiuta anche a ridurre il dolore. Il risultato è stato una diminuzione dei dolori del 55%. Questo studio ha anche provato che il CBD è meglio rispetto ai medicinali comunemente prescritti per alleviare il dolore da emicrania.
Effetti collaterali
Sebbene il CBD sia generalmente considerato sicuro, alcune persone presentano qualche effetto collaterale minore tra cui nausea, diarrea, sonnolenza, cambiamento dell’appetito, e secchezza delle fauci. Tutte queste conseguenze sono rare e facilmente reversibili, inoltre sono insignificanti se comparate con i possibili effetti collaterali dei farmaci generalmente prescritti contro l’emicrania.
Vaporizzare, similmente ad ogni altra cosa che viene fumata, inalata o “svapata”, potrebbe essere causa di irritazione polmonare e causare tosse. Pertanto, questo metodo non è raccomandato se si soffre di una malattia polmonare. Se non si ha mai avuto problemi coi polmoni, molto probabilmente sarà un metodo molto sicuro. Tuttavia, si consiglia di consultare un medico prima di decidere per l’assunzione di olio CBD.
Posologia
Ogni individuo reagisce in modo differente al consumo di CBD. Il dosaggio raccomandato per ciascun prodotto e per ciascuna persona potrebbe variare di molto, creando confusione. Il dosaggio varia anche a seconda della concentrazione di CBD nell’olio. In media 25 mg di CBD al giorno risultano efficaci per la maggior parte delle persone. Per sintomi particolarmente ostinati, il dosaggio può essere gradualmente aumentato di settimana in settimana, fino ad ottenere dei risultati. È importante monitorare e tenere sotto controllo la posologia in ogni momento per garantire l’efficacia del prodotto. Per avere maggiori dettagli consultate il nostro articolo sul dosaggio e posologia del CBD.
Come assumere il CBD per combattere le emicranie?
Scegliendo di assumere l’olio CBD per via orale, basta semplicemente posizionare le gocce sotto la lingua e tenere premuto fino a quando la sostanza non viene completamente assorbita. È importante non ingerire subito, ma aspettare che venga assorbito. Ciò rende l’assorbimento e l’effetto molto più efficaci. È possibile anche prenderlo sotto forma di capsule o mescolarlo in una bevanda (non alcolica).
Altri metodi per l’assunzione di olio di CBD comprendono lo “svapo”. Può essere inalato utilizzando vaporizzatori o inalatori diversi. Questo metodo garantisce uno dei più veloci assorbimenti e ha un effetto immediato. Si consiglia in particolare a chi soffre di emicrania grave, poiché il dolore sarà alleviato immediatamente. Tuttavia, non bisognerebbe svapare in caso di asma o qualsiasi altra malattia polmonare o se si è agli inizi, in quanto la quantità e l’effetto potrebbero risultare troppo elevati a causa della sua funzione istantanea.
Il CBD può anche essere applicato direttamente sulla pelle grazie a prodotti come lozioni o balsami o creme. È possibile testare diversi metodi per capire quale sia il più efficace per se stessi. Dipende molto dal proprio stile di vita e dal proprio corpo.
Storie di successo
Nolan * è un uomo del Colorado che ha deciso di usare l’olio di CBD dopo un incidente sul lavoro causato da un attacco di emicrania. Sostiene che i farmaci che gli venivano precedentemente prescritti non avevano alcun effetto su di lui, mentre l’olio di CBD ha avuto un effetto immediato.
Kendra * ha 29 anni e usa il CBD da quando ha subito un infortunio che le ha danneggiato i nervi. Afferma che il CBD la aiuta a non sentire il dolore.
Dr. Michelle Ross, una neuroscienziata, ha tratto vantaggio dal consumo di CBD. Ha deciso infatti di fondare un’associazione non-profit Impact Network che effettua ricerca sulla cannabis in relazione principalmente alla salute della donna.
Cosa dice la ricerca?
Neuroscienziati, come dr. Ross e dr. Russo, hanno lavorato e stanno lavorando per dimostrare i benefici dell’utilizzo dell’olio di CBD per combattere l’emicrania. Il dr. Russo ha spiegato i suoi effetti sulla base della teoria del Deficit clinico di endocannabinoidi, mentre la dr. Ross ha usato il cannabidiolo per curare sé stessa dall’emicrania ed ha fondato l’organizzazione no-profit per sostenere la ricerca e la legalizzazione.
Inoltre la European Academy of Neurology, nell’estate del 2017, ha pubblicato uno studio che conclude dicendo che l’olio di CBD ha più effetto dei farmaci tradizionali nel diminuire il dolore cronico da emicrania. In questo studio hanno partecipato 121 persone. Dopo 1 mese di trattamento con olio di CBD, la vasta maggioranza dell’85% ha affermato di avere meno emicranie. Anche un altro studio condotto dai ricercatori del Colorado ha scoperto che la marijuana aiuta a alleviare il dolore da emicrania.
Per riassumere, ci sono svariati studi e prove mediche che confermano il fatto che il CBD è uno dei migliori antidolorifici, soprattutto quando si tratta di dolore cronico come quello dell’emicrania. Questa sostanza aumenta la serotonina nell’organismo e attiva i recettori del sistema endocannabinoide, attenuando così il dolore. È un estratto naturale della pianta di cannabis, ma non ha effetti psicotropi a differenza di altri cannabinoidi come il THC.