Il cannabidiolo (CBD), un composto non psicoattivo della della pianta di canapa, è usato per alleviare molte problematiche, dall’ansia al dolore cronico, ma se vi state chiedendo se potrebbe aiutarvi contro la sindrome dell’intestino irritabile o colon irritabile (Ibs = irritable bowel syndrome), la risposta è sì ci sono buone probabilità, anche se vi sono ancora molte lacune in termini di studio e ricerca medica. Tuttavia alcuni esperti ritengono che esista un legame tra cannabis e miglioramento della sintomatologia del colon irritabile.
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è una condizione cronica in cui il tratto gastrointestinale è messo a dura prova, il problema dell’Ibs è che non è chiara la causa, come avviene per un problema simile, ovvero il morbo di Chron , ma condivide molti dei sintomi, compresi gli episodi alternati di diarrea, costipazione e forti dolori di stomaco. Inoltre si possono avere gonfiore di stomaco, flatulenza, episodi di perdita di peso e muco o sangue nelle feci.
Chiaramente questa sintomatologia influisce negativamente sulla qualità della vita di tutti i giorni. Infatti si ipotizza, nonostante ancora non vi siano studi che ne provino la relazione, che l’ IBS giochi purtroppo un ruolo in varie malattie psichiche. Molti pazienti affetti da IBS spesso riportano anche disturbi come ansia ,depressione e attacchi di panico.
Il CBD può aiutare a lenire i sintomi?
Il cbd non è una panacea per tutti i mali, ma può certamente aiutare a alleviare alcuni sintomi della malattia e migliorare la qualità della vita.
Il neurologo Ethan Russo, ricercatore sulla Cannabis Medicinale, in uno studio del 20081 è stato il primo a ipotizzare che la mancanza di endocannabinoidi sia alla base di disturbi come emicranie, fibromialgia, dolori cronici e disturbi gastrointestinali cronici. Questo perchè il nostro organismo produce da solo endocannabinoidi, di fatto si parla di Sistema Endoannabinoide (SEC) e questo regola diverse funzioni del nosto corpo (sonno, fame, sistema immunitario, dolore , umore) Potete approfondire, leggendo il nostro articolo sul Sistema Endocannabinoide qui. Ora, se alcuni di questi endocannabinoidi vengono a scarseggiare nel nostro organismo, possono manifestarsi diverse problematiche come quelle espresse dal dottor Russo. E difatti fa una connessione con chi soffre di IBS e la probabile scarsità di endocannabinoidi. Per questo il CBD potrebbe essere un valido aiuto, perchè andrebbe a colmare quella carenza di endocannabinoidi.
In che modo il CBD potrebbe aiutare contro l’Ibs?
Come abbiamo visto il CBD in quanto cannabinoide potrebbe andare a rafforzare e a far lavorare meglio il sistema endocannabinoide. Ma in che modo nello specifico?
Chi soffe di Sindrome dell’intestino Irritabile sa che è difficile determinarne la causa, ma che certi accorgimenti possono essere d’aiuto. In primis si consiglia di limitare lo stress e contrastarlo. In che modo ? riposando il più possibile oltre, ovviamente a una corretta dieta e attività fisica.
Ecco, il CBD andando ad agire sul sistema nervoso aiuta a rilassare la muscolatura, questo allevia la spasticità di stomaco permette un riposo più profondo durante la notte e in generale una riduzione dello stress in quanto rilassa tutto il corpo e la mente. Inoltre avendo note proprietà antiinfiammatorie e analgesiche aiuta a combattere i dolori di stomaco.
Uno studio del 20042 ha rivelato come vi sia una forte connessione circa i trattamenti con cannabinoidi e la positiva reazione delle malattie intestinali come l’IBS.
Quanto CBD assumere ?
Per questo rimandiamo al nostro articolo sul dosaggio dove potrete trovare informazioni più dettagliate e tabelle semplici da consultare. Cliccate qui per leggere l’articolo.
Il consiglio è sempre quello di consultare un medico, il CBD è una sostanza sicura, ma specialmente se vi sono patologie e se si stanno assumendo farmaci è sempre bene essere seguiti da figure professionali adeguate.
Riferimenti:
- Russo, Ethan B. “Clinical endocannabinoid deficiency (CECD): can this concept explain therapeutic benefits of cannabis in migraine, fibromyalgia, irritable bowel syndrome and other treatment-resistant conditions?.” Neuro endocrinology letters 29.2 (2008): 192-200. [↩]
- Hornby, Pamela J., and Stephen M. Prouty. “Involvement of cannabinoid receptors in gut motility and visceral perception.” British journal of pharmacology 141.8 (2004): 1335-1345. [↩]